Si è tenuta presso la suggestiva Foresteria Cavicchioli la cena evento per celebrare l’arrivo della nuova annata 2022 del Rosé del Cristo, spumante Metodo Classico ottenuto da uve di Lambrusco di Sorbara DOC, che continua a distinguersi nel panorama enologico italiano. Un vino che ha già ottenuto importanti riconoscimenti, come il Tre Bicchieri del Gambero Rosso nel 2023, e che si conferma punta di diamante della produzione firmata Umberto Cavicchioli e F.
La serata ha visto protagonisti due maestri della cucina italiana, Igles Corelli e Mattia Turcato, Chef de Cuisine della Foresteria, che hanno deliziato gli ospiti con una straordinaria cena a quattro mani, con un menù raffinato e sorprendente pensato per esaltare le caratteristiche del nuovo Rosé del Cristo.
Gli abbinamenti enologici, curati con sapienza da Sandro e Carlo Cavicchioli, hanno aggiunto ulteriore valore all’esperienza, evidenziando l’equilibrio e la complessità del Rosé del Cristo 2022. Come ha spiegato Sandro Cavicchioli, “l’annata 2022 ha posto sfide significative a causa di stress idrico e alte temperature, ma le condizioni favorevoli durante la vendemmia ci hanno permesso di ottenere uve eccellenti. Il Sorbara ha ancora una volta dimostrato una straordinaria capacità di adattamento.” Prosegue Carlo Cavicchioli: “qui abbiamo un vino elegante e ben bilanciato, un Lambrusco Sorbara “in abito da sera”, dove troveremo le caratteristiche fruttate e fresche tipiche del vitigno accompagnate dalla salinità che esprimono il territorio”
La serata, condotta con il consueto brio da Andrea Barbi e Marco Ligabue, ha accolto numerosi ospiti illustri, tra cui l’europarlamentare ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, e diversi rappresentanti della stampa specializzata. A fare gli onori di casa c’era Claudio Biondi, vice presidente di Cantine Riunite & Civ, che ha sottolineato: “è con il lavoro di tutta l’azienda e dei soci che possiamo arrivare a presentare prodotti di alta qualità, questa sera rappresentati da Rosé del Cristo”. La serata è stata occasione per evidenziare il ruolo di questo spumante nel panorama enologico: un simbolo dell’eccellenza del territorio, capace di portare il Lambrusco di Sorbara ai vertici dell’enologia internazionale.
L’evento ha rappresentato, non solo, un’occasione per presentare un grande vino, ma anche un momento di celebrazione della cultura e della tradizione emiliana, che continuano a coniugare innovazione e rispetto delle radici. Una serata di emozioni, sapori e grandi prospettive per il futuro del Rosé del Cristo e della storica cantina di Sorbara.